La forfora: spesso più di un semplice fastidio
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La pelle umana si rinnova “totalmente” con cadenza praticamente mensile. Grazie a tale processo, le cellule morte dell’epidermide vengono sostituite da nuove cellule. Solitamente, le cellule che si distaccano non sono visibili a occhio nudo. Se, tuttavia, le nuove cellule si formano troppo rapidamente, quelle più superficiali si trovano ad aderire l’una all’altra senza separarsi. A partire da circa 500 cellule, questi “grumi” diventano visibili sul cuoio capelluto in forma di forfora.
Le cause della forfora sono molteplici. Spesso dietro a tale problema si nasconde una concomitanza di fattori diversi come lo stress, l’aria troppo secca del riscaldamento, un trattamento sbagliato o mutamenti climatici, che irritano la pelle e il cuoio capelluto alterandone il naturale equilibrio. Anche la predisposizione genetica può essere all’origine di un eccessivo rinnovamento delle cellule dell’epidermide. La conseguenza si mostra con una sgradevole pioggia sulle spalle e sugli abiti. La comparsa transitoria della forfora è un problema noto praticamente a tutti. Un fenomeno fastidioso ma innocuo che disturba più per fattori estetici che per motivi medici. Questo non toglie, tuttavia, che uomini e donne si adoperino in egual misura per liberarsene. Il problema colpisce infatti entrambi i sessi allo stesso modo. La credenza più diffusa, peraltro falsa, attribuisce all’odioso problema della forfora un’origine legata alla mancanza di igiene. Si tratta invece del contrario. Un lavaggio troppo frequente dei capelli può peggiorare la disidratazione del cuoio capelluto e quindi aggravare il problema della forfora. Si tratta insomma di un circolo vizioso che spesso ha sugli interessati anche ripercussioni psicologiche.
È innanzitutto fondamentale distinguere tra forfora grassa e forfora secca. La forfora secca si accompagna solitamente a un cuoio capelluto altrettanto povero di grassi ed è originata dai fattori che abbiamo già avuto modo di esporre in precedenza. La si riconosce dai tipici fiocchi bianchi. La forfora secca può anche essere sintomo di malattie come la psoriasi o un’allergia da contatto. Le donne sono un po' più esposte a tale forma di forfora rispetto agli uomini in quanto, soprattutto durante la menopausa, la loro pelle ha maggiore tendenza alla disidratazione. Chi ne soffre dovrebbe evitare trattamenti che tendono a disidratare i capelli come i lavaggi quotidiani e l’asciugatura a phon, preferendo invece per quanto possibile quella naturale all'aria.
A soffrire di forfora grassa sono al contrario soprattutto gli uomini, che hanno infatti anche la tendenza alla pelle grassa. Tale forma di forfora si riconosce per l’aspetto giallognolo e oleoso delle cuticole. Spesso la causa risiede in un lievito saprofita: il Malassezia furfur. Si tratta di un fungo che può prosperare indisturbato su un cuoio capelluto sano. Si moltiplica molto velocemente solo se combinato a un’elevata produzione di sebo e prospera nutrendosi dei grassi contenuti nel sebo medesimo. Il fungo trasforma il grasso in acidi grassi aggressivi che irritano il cuoio capelluto, causando prurito e desquamazioni. La naturale conseguenza è il bisogno di grattarsi la testa con il successivo insorgere di infiammazioni e infezioni, le quali costituiscono a loro volta terreno fertile per altri saccaromiceti o batteri. Le cuticole della forfora grassa presentano solitamente dimensioni maggiori rispetto a quelle tipiche della forfora secca e tendono ad aderire maggiormente alla cute e ai capelli.
Un’ulteriore causa della forfora grassa è l’eczema seborroico. In tal caso all’origine della formazione della forfora c’è unicamente un’elevata produzione di sebo senza il concorso del lievito saprofita. La forfora grassa si accompagna nella maggior parte dei casi ad arrossamenti del cuoio capelluto. Il disturbo riguarda per lo più individui con un’accresciuta produzione di lipidi da parte delle ghiandole sebacee del cuoio capelluto, dovuta per esempio alle trasformazioni ormonali che intervengono nel periodo della pubertà.
La buona notizia è che la forfora può essere debellata in maniera duratura! A tal fine esistono infatti prodotti delicati per la cura dei capelli combinati a rituali per la cura del corpo, specificatamente pensati per questo problema, oltre che - e questo sarebbe l’ideale - abbinati a un miglioramento del proprio stile di vita e dell’alimentazione. Dire addio per sempre al fastidioso problema della forfora diventa in tal modo cosa semplice e veloce.
I passi davvero necessari da compiere in tal senso, ve li riveliamo noi. È innanzitutto fondamentale considerare le proprie abitudini. Dormite a sufficienza? Fate delle pause di riposo? Adottate una dieta sana e varia? Bevete abbastanza acqua? Troppi caffè, l’alcol o il fumo sono abitudini di cui anche gli esperti invitano a liberarsi con solerzia. Pensateci: i capelli sani nascono solo da un cuoio capelluto altrettanto sano. Si tratta di una condizione che potete favorire già con il vostro stile di vita. Ecco alcuni consigli:
In presenza di forfora secca, vi consigliamo uno shampoo che contenga un elevato tenore di estratti naturali come tussilaggine ed equiseto. Altrettanto importante in tal caso è anche una detersione delicata che non irriti e non disidrati il cuoio capelluto. Un altro passo opportuno da compiere è la cura del cuoio capelluto. Lasciar agire durante la notte qualche goccia di olio d’oliva sul cuoio capelluto è un vero toccasana per una cute strapazzata, secca e irritata e può davvero fare miracoli per le teste “sempre incappucciate” dell’inverno. Una vera e propria cura disintossicante cui sottoporre il cuoio capelluto è inoltre rappresentata dall’argilla naturale o curativa. Entrambe hanno un’azione disinfettante e calmante anche in caso di prurito.
Lo alla tussilaggine purifica dolcemente e delicatamente il cuoio capelluto, inibendo la crescita del lievito saprofita e permettendo così alla cute di rigenerarsi e ritrovare il proprio equilibrio. L’estratto di tussilaggine in esso contenuto è ricco di sostanze mucillaginose che hanno un’azione calmante sulle irritazioni oltre che antinfiammatoria. Inoltre l’estratto di radice di bardana disinfetta e libera il cuoio capelluto dalle cuticole secche in eccesso. Lo shampoo può essere utilizzato senza problemi anche per un lungo periodo. La priorità è in tali casi costituita dalla tollerabilità e dalla delicatezza dei prodotti. Componenti esclusivamente chimici sembrano spesso produrre risultati più veloci, ma la loro azione è a breve termine e rischia di ingenerare nel cuoio capelluto uno squilibrio ancora maggiore.
Per completare l’azione dello shampoo è fondamentale anche un buon tonico per il cuoio capelluto. La alla tussilaggine rimuove delicatamente dal cuoio capelluto gli aggregati di cellule, in parte induriti, grazie alle particelle di zolfo elementare per uso dermatologico, all’estratto di tussilaggine, al distillato di melissa e all’estratto di radice di bardana. La lozione, che vanta il più elevato tenore possibile di ingredienti naturali, dovrebbe sempre essere lasciata agire per alcune ore o per tutta la notte. Ha un effetto disinfettante e attenua arrossamenti e prurito. La sua efficacia elevata e duratura è confermata da test dermatologici eseguiti da organismi indipendenti. In sole quattro settimane, la forfora si era ridotta dell’83%. Un effetto confermato ripetutamente anche da molti clienti soddisfatti.
Chi soffre di cuoio capelluto grasso e ha quindi tendenza alla forfora grassa può invece ricorrere a un’altra linea di prodotti: in tal caso sono infatti necessarie sostanze naturali con proprietà sgrassanti e antisettiche. Uno shampoo a base di estratto di corteccia di salice sarà efficace e benefico. Grazie al suo contenuto di zolfo, libera la cute dal grasso in eccesso e mitiga il prurito. Il distillato di corteccia di salice in esso contenuto è stato sottoposto a uno speciale trattamento purificante per privarlo del benzo(a)pirene e agisce, come anche un altro componente ovvero l’olio di timo, come agente disgregante della forfora e blando antisettico.
A ogni problema di forfora la sua soluzione: quella più competente. Fondamentale è innanzitutto affidarsi a chi può fornire una consulenza davvero completa e, in secondo luogo, essere pronti ad ammettere il problema adeguando le proprie abitudini di vita: dormire di più, nutrirsi in maniera più sana e avere fiducia in sostanze naturali di provata efficacia. Abbiamo aiutato tante persone che soffrivano del problema forfora. Non vi resta che provare. RAUSCH vi offre una soluzione completa, delicata e duratura per il vostro problema di forfora: in sole quattro settimane, la vedrete ridursi anche dell’83%. Noi di RAUSCH vi promettiamo che funzionerà.
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