Malva | Cos'é?
La malva (Malva sylvestris) è considerata una delle piante medicinali più antiche del mondo ed è menzionata addirittura nella Bibbia, quando Mosè diede da bere del tè di malva a un malato con la febbre.
Già nell’antichità veniva usata come rimedio per uso interno ed esterno, per curare malattie di tutti i tipi. Nei loro trattati di erboristeria, medici e botanici medievali come Andrea Mattioli lodavano le eccezionali proprietà della pianta originaria dell’Eurasia.
Oggi invece, con i suoi fiori viola brillante, la malva ha un’esistenza piuttosto insignificante. Anche i suoi effetti curativi sono in gran parte caduti nel dimenticatoio. Nonostante il tè di malva venga ancora consumato per il suo bel colore, non viene considerato un rimedio particolarmente efficace.
E invece, come nessun’altra erba, la malva si presta al trattamento della tosse secca e delle infiammazioni alla gola e alla bocca. È soprattutto la mucillagine contenuta nella malva a costituire le sue proprietà curative.
Foglie e fiori contengono dal cinque al dodici per cento di mucillagine, che in caso di malattia forma immediatamente una pellicola protettiva in bocca, nella gola e nel tratto gastrointestinale.
Inoltre, i fiori contengono antociani, tra i più potenti antiossidanti naturali. Oltre alle mucillagini, la malva contiene anche tannini e oli essenziali, ha quindi un effetto lenitivo, antibatterico e antinfiammatorio.